I giorni scorsi sono andata con amici a visitare il castello di Bardi, sull’Appennino parmense. Abbiamo trascorso tutta la giornata nei dintorni di Bardi. La prima tappa doveva essere il castello di Varano de’ Melegari, per poi visitare Bardi e andare infine in riva al fiume Ceno a fare un pic nic e rilassarci.
Le due costruzioni fanno parte del circuito dei castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, zona ricca appunto di storia, castelli e fortezze da visitare. Il Castello di Varano de’ Melegari lo abbiamo visto solo dall’esterno: per visitarlo, infatti, è necessaria la prenotazione. Lo sapevamo, ma siccome era previsto brutto tempo, non abbiamo prenotato perché, nel caso, avremmo rimandato la visita ad un altro momento. Abbiamo però avuto modo di ammirarne la costruzione e, se dovessimo ritornarci, sicuramente prenoteremo la visita.
Bardi si trova a circa 60 km da Parma. Molto probabilmente il suo nome deriva dal nome Longobardi e sembra che il suo insediamento costituisse una delle posizioni più avanzate nell’area strategica collocata tra la capitale Pavia e il Ducato di Tuscia (Toscana).
L’origine del castello viene fatta risalire, secondo documenti storici all’898 d.C. Sono molte le aree del castello che si possono visitare e all’ingresso vi daranno una brochure che le illustra. Io tra le altre cose sono rimasta colpita dalla ghiacciaia (forse per il caldo che c’era 🙂 ) davvero grossa. Infatti, il castello fu costruito per resistere ad assedi prolungati, perciò sono presenti zone (ghiacciaia, granaio, forno, pozzo…) che potevano essere necessari alla sopravvivenza degli assediati.
Come tutti i castelli degni di questo nome, anche quello di Bardi è legato alla leggenda di un fantasma. Anzi, nel castello è stato registrato il primo caso al mondo di “Fantasma termico” e si può vedere anche la foto del fantasma nel luogo in cui è stata catturata la sua immagine.
Il fantasma è legato alla storia d’amore di due giovani, Soleste e Moroello. Soleste era la figlia del castellano, promessa in sposa dal padre ad un altro uomo. Moroello era invece il capitano dell’esercito. Il loro legame era talmente forte che convinse il padre di Soleste a vincere la sua ritrosia sulla differenza di ceto dei due giovani.
Purtroppo però Moroello dovette partire per respingere un’improvvisa minaccia di guerra arrivata da uno stato vicino. Più passavano i giorni, più Soleste era in pensiero e andava in cima alla torre per vedere se giungeva l’esercito del suo amato. Un giorno però vide arrivare da lontano un esercito e la sua speranza svanì non appena vide le insegne nemiche. Sopraffatta dal dolore per la perdita del suo amato, decise di gettarsi dalla torre.
Non poteva sapere che in realtà l’esercito era quello di Moroello che portava le insegne nemiche in segno di sfregio all’esercito perdente. Moroello, venuto a sapere della sorte della sua amata e sopraffatto dai sensi di colpa, decise di porre fine alla sua vita allo stesso modo di Soleste.
Un’informazione importante. Se viaggiate con i vostri amici a quattro zampe, al castello di Bardi sono i benvenuti anche all’interno delle stanze del castello. Inoltre, troverete delle fontanelle in cui potete riempire le ciotole e farli bere.
Dopo la visita al castello, ci siamo diretti verso l’ultima tappa della nostra escursione: il fiume Ceno. Esistono aree attrezzate in riva al corso del fiume, ma noi abbiamo preferito andare in una zona un po’ più isolata per stare maggiormente in tranquillità. Inoltre, essendoci attrezzati per un pic nic, avevamo tutto ciò che ci serviva.
Le acque del fiume sono pulite e perfette per rilassarsi. Se volete fare il bagno, mettete però in conto che sono anche particolarmente fresche, quindi preparatevi psicologicamente quando entrate in acqua 🙂
Ovviamente, ci sono i sassi sia lungo la riva che nel fiume, se vi è scomodo camminarci sopra, meglio che portiate con voi un paio di sandali adatti all’acqua.