Arizona – Stati Uniti

Forse non è il parco naturale più famoso degli Stati Uniti (almeno per noi dall’altra parte del mondo), ma è sicuramente uno dei miei preferiti. Perché? Perché è il posto che mi ha ricordato più di tutti il vecchio West, quello che siamo abituati a vedere nei film e poi, rispetto agli altri parchi, c’era più tranquillità. Quindi sembrava davvero di essere dentro ad una vecchia pellicola cinematografica…
Iniziamo con qualche dato informativo. Il Canyon de Chelly si trova all’interno della Riserva indiana Navajo, un’area naturale protetta dell’Arizona. Dall’aprile del 1931 è diventata Monumento Nazionale degli Stati Uniti. Si estende su una superficie di 339 km2 e comprende i bordi dei tre canyon maggiori: de Chelly, del Muerto e Monument. è tuttora l’abitazione della comunità Navajo. Proprio per questo, l’accesso ai canyon è vietato: i turisti possono entrare solo se accompagnati da un Ranger del parco o da una guida Navajo autorizzata.
Noi abbiamo avuto modo di ammirare il canyon, come molti altri turisti, dal bordo della strada e facendo un rapidissimo tour al suo interno dal momento che non avevamo molto tempo a disposizione. Abbiamo fatto una passeggiata nell’unico sentiero che non richiede la presenza di una guida, quello denominato White House Ruin.
I reperti archeologici ritrovati (tra cui i petroglifi tuttora osservabili) hanno dimostrano che i canyon erano abitati fin dal 2500 a.C. da gruppi nomadi che sfruttavano le grotte naturali come rifugi per incursioni di caccia o raccolta di cibo. Il periodo d’oro del canyon si ha dal 1100 al 1300 quando gli Anasazi iniziano a costruire la maggior parte dei villaggi e a stabilirsi in questa zona. Infine, nel 1700 il canyon venne occupato stabilmente dai Navajo che utilizzarono il territorio non sono per l’agricoltura e per l’allevamento di bestiame, ma anche come base per le razzie ai danni dei gruppi Pueblo e dei coloni spagnoli stanziati.
Cosa ammirare al Canyon De Chelly?
Sicuramente lo spettacolare Spider Rock: una formazione geologica che ha dato vita ad una doppia torre di arenaria alta 240 metri che si erge alla congiunzione fra il Canyon de Chelly e il Monument Canyon. è possibile ammirarla anche dalla strada. Impossibile davvero non notarla!
Anasazi Ruins. Se volete vedere come viveva la comunità indiana degli Anasazi, questo è il posto giusto del canyon. è possibile ammirare non solo le stanze, costruite nella roccia, dove abitavano ma anche i petroglifi, ancora presenti sulle pareti.
Casa Bianca. Non è la sua omonima più famosa, ma sono le rovine di un insediamento abitativo realizzato dagli Anasazi nell’era Pueblo. Il suo nome deriva dal fatto che le mura esterne delle rovine sono dipinte di bianco.








