ZANTE
Zacinto – Grecia
Zante è una delle isole ionie della Grecia. è conosciuta anche come Zacinto e in questo caso è impossibile non pensare all’omonimo sonetto di Ugo Foscolo che nacque proprio su quest’isola (allora questo territorio era sotto il dominio veneziano). Tornando a me, io sono andata sull’isola a settembre, periodo perfetto per il clima, per evitare la folla di agosto e vivere l’isola con più tranquillità. Per la prima volta sono partita dall’aeroporto di Venezia e dopo poche ore di volo sono atterrata a Zante.
Diciamo che la mia vacanza ha avuto alcuni imprevisti, che man mano vi spiegherò mentre vi descrivo i posti da visitare, dicendovi intanto che non sono riuscita ad andare nella famosissima spiaggia del Relitto…
La prima disavventura è stata ritrovare la mia valigia rotta quando l’ho ripresa dal nastro trasportatore dell’aeroporto. Ci sono rimasta abbastanza male perché erano anni che quella valigia viaggiava con me per il mondo, quindi, sì, ci ero affezionata. Appena atterrati e recuperata la mia valigia (che per fortuna era ancora utilizzabile) io e mio marito ci siamo diretti verso il rent a car in cui avevamo noleggiato l’auto e che si trovava qualche minuto a piedi fuori dall’aeroporto. E poi via, destinazione Zante città. Lì, infatti, avevamo l’hotel, con pernottamento e colazione per la settimana di vacanza e che abbiamo usato come base per spostarci nell’isola.
Ecco, cosa vi consiglio di visitare.
BOCHALI. è un piccolo, ma molto pittoresco, villaggio che si trova sulla collina alle spalle della città di Zante. Dista pochi km dalla città, tanto che lo si può raggiungere con una passeggiata dalla piazza. Arrivati al villaggio, la camminata, ovviamente in salita, sarà ripagata dalla bellissima vista panoramica della città e delle acque azzurre che la circondano. Oltre alla piccola chiesa di Zoodos Pigi con le sue icone bizantine, è possibile visitare anche l’antico castello veneziano. Di questo rimangono pochi resti, ma potrete camminare nella pineta che lo circonda. Sarà anche l’occasione, grazie alla sua posizione privilegiata, di vedere entrambe le coste dell’isola.
Uno dei momenti migliori in cui visitare questa cittadina è sicuramente il tramonto. Nel paesino, infatti, si trovano diversi bar e taverne, perfetti per una pausa ristoratrice o per cenare ammirando la splendida vista delle luci della città.
GERAKAS. Questa spiaggia si trova nel golfo di Laganàs, chiusa da un promontorio di roccia. Sono due i motivi che la rendono così popolare e amata, tanto da essere considerata tra le spiagge più belle dell’isola.
Il primo motivo è che è conosciuta anche come spiaggia delle tartarughe, dal momento che qui questi animali marini si recano in estate per depositare le uova. Proprio per questo la spiaggia è diventata riserva naturale e i turisti devono, giustamente, rispettare alcune regole imposte dal WWF per la tutela delle tartarughe marine, come il divieto di utilizzare gli ombrelloni, di rimanere sulla spiaggia dopo il tramonto e un accesso limitato al numero di bagnanti in spiaggia. Inoltre, i luoghi in cui le tartarughe depongono le uova sono delimitati da apposite postazioni, così che sia impossibile calpestarle. Il secondo è dato dal fascino dei faraglioni che racchiudono un lato della spiaggia: con i loro colori così vividi e particolari, che si stagliano perfettamente dall’azzurro delle acque del mare, non potrà che conquistarvi.
KERI. Si trova a sud-ovest dell’isola. La zona del faro è uno dei punti ideali per poter ammirare il tramonto in tranquillità. Lì vicino troverete un piccolo bar (tipo food truck, quindi non aspettatevi un bar alla moda o elegante) dove potrete ordinare un cocktail da sorseggiare mentre ammirate il calar del sole. A rendere il tutto ancora più suggestivo alcune delle panchine su cui sedersi, che altro non sono che delle balle di fieno di forma rettangolare. Io ho amato molto questo posto non solo per lo splendido panorama, ma anche per la sua aria tranquilla.
PORTO ROXA. Un altro luogo molto romantico dove vedere il tramonto, comodamente adagiati su dei lettini matrimoniali a dondolo. Ma potete anche fare il bagno nelle acque limpide di questa spiaggia situata a sud-ovest dell’isola. Non aspettatevi la sabbia però, qui a farla da padrone sono rocce e scogli, che rendono la zona molto suggestiva. Potete arrivare per l’ora di pranzo, come ho fatto io, mangiare in una delle taverne in riva alla spiaggia, riposarvi sui lettini e aspettare l’arrivo del tramonto.
PORTO LIMNIONAS. Una sosta in questo piccolo fiordo è d’obbligo. Dimenticatevi per un attimo le spiagge di sabbia, qui infatti a farla da padrone è la roccia, dal momento che questo lembo di mare si insinua nascosto nella spaccatura di due faraglioni. Lo scenario è quindi quello di un luogo selvaggio, dove potrete sostare sulle rocce mentre ammirate il paesaggio circostante e vi concedete una nuotata in queste acque verde smeraldo.
AGIOS SOSTIS. Cercate uno dei posti più instagrammabili dell’isola, perfetto per scattare foto molto suggestive? Di fronte al paesino di Agios Sostis (nel golfo di Laganàs) sorge una piccola isola: Cameo Island. A rendere così particolare il posto è il ponte di legno che collega il paesino all’isola. Il ponte è percorribile a piedi, se non che quando ci sono andata io era chiuso…
Cameo Island di giorno è uno dei luoghi ideali per rilassarsi in spiaggia, mentre di notte si anima di vita con bar e discoteca (ingresso a pagamento). Inoltre, a rendere l’atmosfera ancora più magica di sera ci pensano le luci che illuminano il ponte.
SPIAGGIA DEL RELITTO. è la spiaggia più famosa e iconica di Zante, è impossibile che non l’abbiate vista nelle foto o nei cataloghi che descrivono l’isola. Vi si accede unicamente via mare, con escursioni giornaliere che portano i turisti in questa spiaggia dalle acque cristalline. Ovviamente doveva essere un must della mia visita sull’isola, così come l’andare sulle scogliere circostanti e fare una foto dall’alto di questo meraviglioso posto.
Doveva, perché il primo giorno che sono arrivata sull’isola, mentre ero al ristorante con mio marito, a lui arriva un messaggio di un nostro amico che ci chiede se stiamo bene… Proprio il giorno in cui siamo arrivati, era infatti franata una parte degli scogli sulla spiaggia, ferendo in modo, per fortuna lieve, alcuni turisti. Durante tutto il periodo in cui sono rimasta a Zante, la spiaggia è stata quindi off limits con la Guardia Costiera che controllava che nessuno si avvicinasse troppo all’isola via mare e chiudendo anche la strada che portava dall’alto a vedere la spiaggia. Alla fine, passati alcuni giorni, sono comunque riuscita a vedere la spiaggia via mare, ma senza potervi sbarcare.
Conosciuta anche come spiaggia del Navagio (naufragio in italiano) deve il suo nome al relitto di una nave di contrabbandieri turchi, la motonave Panagiotis. Salpata nel 1980 dalle coste della Turchia, la nave trasportava un carico di sigarette da vendere sul mercato nero. Braccato dalla Guardia Costiera e con le condizioni atmosferiche avverse, l’equipaggio decise di riparare la nave in questa baia, sperando che il favore del buio l’avrebbe protetta. Il mattino dopo la motonave di ritrovò arenata in una secca del fondale e da lì non riuscì più a spostarsi. La risacca creata del relitto permise però di trasportare materiale sabbioso, creando così una spiaggia di sabbia bianchissima, dal colore unico e inconfondibile.
GROTTE BLU. Sempre durante l’escursione verso la spiaggia del Relitto, ho potuto ammirare anche le Grotte Blu, una delle attrazioni naturali dell’isola. Guardando le foto, penso che sia chiaro da dove deriva il loro nome: dal suggestivo contrasto dato dalle grotte marine di pietra bianca con il blu profondo del mare. Un vero e proprio gioco di luce che si crea nelle giornate di sole che non può lasciare indifferenti. Le grotte si trovano tra Agios Nikolaos e Capo Skinari.
Scopri di più da Viaggiando con me
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.